Homepage > Emiliano paga le cambiali alla Maurodinoia e nomina il cugino di Bubba presidente Adisu (Video)
Emiliano paga le cambiali alla Maurodinoia e nomina il cugino di Bubba presidente Adisu (Video)
Commercialista di 51 anni, di Triggiano, si chiama Alessandro Cataldo. E’ da ieri il nuovo presidente dell’Adisu, l’agenzia regionale che si occupa di diritto allo studio. Sarebbe forse tutto normale se il neo presidente non fosse uno stretto parente di Anita Maurodinioia, che dopo aver abbandonato il Movimento Schittulli e passata tra le fila del partito democratico e che alle ultime regionali oltre a rafforzare il suo appellativo di miss preferenze, è stata la prima dei non eletti. Il cambio al vertice dell’agenzia regionale che si occupa del diritto allo studio, ha provocato le immediate reazioni delle associazioni studentesche. Il governatore Michele Emiliano ha firmato il decreto di nomina per il commercialista triggianese che prenderà il posto di Carlo De Santis, preside in pensione e già consigliere regionale. Il nuovo presidente è cugino di Alessandro Cataldo, marito di Anita Maurodinoia finita nell’occhio del ciclone per via di una dura polemica sulla remunerazione di sedicenti rappresentanti di lista. Eletta per la prima volta alla Provincia di Bari, dopo l’elezione al Comune di Bari con una valanga di preferenze, si è conquistata la candidatura alle Regionali per volere dello stesso Emiliano. Suo marito, cugino del neopresidente dell’Adisu, è stato invece coinvolto in un’inchiesta giudiziaria su un sistema di favori e regali in cambio di appalti alla Provincia di Bari. «Nei giorni scorsi – è scritto in un comunicato dei rappresentanti di Rete della Conoscenza e Link – abbiamo appreso dalla stampa che il profilo individuato dal presidente Emiliano sarebbe quello di un commercialista. Oltre la necessaria conferma ufficiale, la nomina di un commercialista ci lascia interdetti. L’agenzia non ha bisogno di un revisore di conti».
"Pasquino tacque di fronte al limite umano e alle sciocchezze altrui avendo ben chiara l'idea che la satira trova il suo vero limite nell'intelligenza degli idioti e degli immaturi. Tanto piu' quando essi stessi sono funzionali al potere. Ma proprio perche' e' il potere stesso che li ritiene stupidi e vacui che li utilizza come schiavi o come asini da soma"